Andamento di SCINN: gennaio-aprile

Il lavoro da svolgere è considerevole, e a volte anche faticoso, vogliamo partire con questo articolo ringraziando chi ci permette di realizzare tutto questo, oltre agli organizzatori, sono i tirocinanti di ASNU, provenienti dalla Federico II di Napoli, e i volontari, uniti dalla passione per la natura e l’ambiente, e dagli amanti della storia e della vitalità della collina dei Camaldoli.

Il lavoro svolto fino ad ora si ramifica in diverse zone e in diverse azioni, siamo partiti dal mantenimento del sentiero che parte da Soccavo e sale fino all’area botanica di Federico Luccio, ridimensionando la vegetazione, tagliando roveri e decespugliando il sentiero dall’erba incolta, qualora invadessero la percorribilità del percorso. 

In un tratto del percorso, il più ripido del sentiero che costeggia il versante di Soccavo prima di raggiungere l’area botanica, sono stati inseriti nuovi scalini, fatti di legno con corrimano, rendendo così la salita non più scivolosa ma tranquillamente percorribile; il materiale primo utilizzato è stato ricavato dal legno trovato nel bosco e nella zona adiacente, senza l’utilizzo di potatura e abbattimento.

Con l’aiuto del decespugliatore abbiamo riportato alla luce il tratto di sentiero che partendo dall’area botanica comincia a costeggiare il versante di Soccavo, lasciando alla nostra sinistra la possibilità di ammirare il bellissimo panorama che la collina dei camaldoli può offrire, e poter cominciare a tenere sul nostro cammino l’eremo dei Camaldoli ad ogni passo sempre più vicino. 

Quel lato di sentiero era completamente immerso dalla vegetazione, e prima di avere la certezza della sua presenza, ci sono state diverse ricerche di percorso e riprese dall’alto con il drone per poter osservare il muro di tufo che costeggia il sentiero, percorrerlo e oltrepassare l’ormai abbandonato “Il Castagno Residence”.

Un altro aspetto importante del progetto è la valorizzazione del territorio, legato al lavoro di ricerca e studio. 

La collina dei Camaldoli costituisce un corridoio naturale tra i più importanti della zona, la biodiversità del luogo è ampia ma poco indagata. Con esperti ed appassionati, stiamo effettuando nuove osservazioni sulla zona, con avvistamenti tramite escursioni occasionali di specie non distinte prima. 

Puntando a far conoscere, tramite eventi divulgativi e sociali,  la florida vegetazione e l’affluenza di specie che è possibile osservare e documentare, come già accennato molte di loro fanno parte della direttiva habitat e direttiva uccelli, presenti nel formulario della ZSC.

L’habitat infatti racchiude dal punto di vista naturalistico e paesaggistico zone arbustive tipiche della Macchia Mediterranea Alta e Bassa, formando un microambiente prestigioso per anfibi, mammiferi, insetti, rettili e uccelli.

Sono stati organizzati eventi di escursionismo e didattica, lungo i sentieri percorribili dei Camaldoli, accompagnando le persone non solo ad una suggestiva camminata tra i boschi, ma anche facendoli conoscere la realtà naturale che ci circonda, avvicinando grandi e piccini ad una vita più green, e cercando di distaccarci a volte dalla vita urbana del nostro quotidiano, anche tramite la guida di esperti e studiosi del settore naturalistico; sensibilizzando tramite eventi di Clean-Up, l’importanza di preservare certi ambienti che tramite l’azione dell’uomo sono stati contaminati a volte da rifiuti e negligenza. 

Riconoscimenti

Questo articolo fa parte del progetto SCINN, Sentieri Naturalistici in Natura a Napoli, con il contributo dell’Unione Europea attraverso i Corpi Europei di Solidarietà
ID: 2022-3-IT03-ESC30-SOL-000099485