Mindful over Mind Full: Youth Exchange in Norvegia!

Gli scambi giovanili (Youth Exchange) sono progetti dell’Unione Europea che permettono a giovani di diversi paesi di incontrarsi e di partecipare a un progetto che li vede collaborare e mettere insieme le loro esperienze e conoscenze per un certo periodo di tempo.

All’inizio di settembre 2023, in cinque soci ASNU abbiamo trascorso 10 giorni in Norvegia insieme a ragazze e ragazzi provenienti da Georgia, Ucraina e Armenia per partecipare al progetto “Mindful over Mind Full”, promosso dall’associazione norvegese RE:ACT Volda.

Il progetto è stato basato sulle esperienze a contatto con la natura e sull’ecoterapia: educazione non formale, abbattimento delle barriere sociali, crescita personale, distacco dalla vita frenetica e competitiva tipica delle città. Il titolo del progetto, “Mindful over Mind Full”, è un gioco di parole che richiama proprio questi concetti: consapevolezza (mindful) piuttosto che “mente piena” (di preoccupazioni, ansie, paure).

La location era la fattoria Rysta, a Volda, affacciata sui fiordi norvegesi: lì abbiamo vissuto per 10 giorni in tenda, godendo di una Gård vista mozzafiato sul fiordo.

Fin dal primo momento in cui siamo arrivati, ci è stato subito fatto capire che non sarebbero stati 10 giorni ordinari: infatti le varie attività del progetto non erano state pianificate in maniera precisa, ma dipendevano strettamente dall’imprevedibile meteo norvegese, che spesso minaccia freddo e pioggia.

Quest’ultima è stata l’attività più impegnativa di tutte: siamo partiti zaino in spalla, portando con noi tende, sacchi a pelo, attrezzatura necessaria per mangiare (cibo, piatti, pentole) e percorrendo un anello di circa 20 km attorno alla montagna che sovrasta la fattoria.

La prima notte ci siamo accampati in una zona di alta valle caratterizzata dalla presenza di grossi laghi, mentre la seconda notte in una meravigliosa foresta di abeti. L’ultimo giorno abbiamo chiuso l’anello attraversando quella che i locali chiamano “la valle della morte”, a causa delle frequenti e grosse frane e valanghe che la caratterizzano nel periodo invernale.

L’esperienza, per quanto dura (anzi proprio per questo) è stata davvero entusiasmante e ha permesso di creare all’interno del gruppo un grande senso di comunità, condivisione e aiuto reciproco, cosa che ci ha uniti molto.

Tornati a Rysta Gård, ci siamo dedicati nei giorni seguenti ad attività di diverso tipo, come lo yoga, la meditazione, l’arteterapia e un laboratorio di falegnameria durante il quale, nel corso di 3 giorni, abbiamo costruito oggetti in legno come librerie, appendiabiti e scaffali.

Molte di queste attività sono state svolte al chiuso (in un granaio) viste le condizioni metereologiche decisamente meno favorevoli rispetto all’inizio: pioggia e freddo, con temperature che raggiungevano anche gli 0 °C.

Nel frattempo, quelli che fino a una settimana prima erano per noi perfetti sconosciuti erano diventati una sorta di seconda famiglia, attività dopo attività eravamo sempre più uniti e affiatati; in particolare, la sessione di arteterapia ha permesso a molte persone di aprirsi e condividere aspetti del proprio vissuto anche molto intimi e delicati, in un contesto accogliente e privo di giudizio.

I giorni finali sono stati dedicati alle serate internazionali, durante le quali abbiamo assaggiato piatti tipici e sperimentato danze e giochi tradizionali dell’Armenia, dell’Ucraina e della Georgia; la nostra parte come team italiano è stata la preparazione di una pasta alla carbonara (con tutti i limiti di ingredienti del caso… ma è piaciuta a tutti!) e una tombolata stile natalizio con tanto di smorfia napoletana spiegata in inglese!

L’ultimo giorno è stato forse il più emozionante di tutti: siamo infatti riusciti ad assistere al magnifico spettacolo dell’aurora boreale, tra l’entusiasmo generale, nella notte forse più fredda dell’intero periodo dello scambio. Poche ore dopo è stata la volta dei saluti: ognuno è rientrato nel suo paese d’origine, portando con sé tanti nuovi bei legami e ricordi. Incontrare, conoscere e vivere insieme a persone provenienti da altri paesi, caratterizzati da differenti culture e contesti geopolitici, ci ha decisamente arricchito e ha ampliato il nostro modo di vedere il mondo.

E voi conoscete l’opportunità degli Youth Exchanges finanziati dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea? Vi piacerebbe partecipare ai prossimi scambi? Seguiteci sui nostri canali Telegram e Instagram per rimanere aggiornati!

Articolo scritto da Lorenzo Papaleo